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MIFID 2, cos’è e cosa cambia per chi investe

La MIFID 2 è la normativa europea che disciplina i servizi di investimento. Nell’obiettivo del legislatore tale sistema di norme dovrebbe offrire una maggior protezione agli investitori

di Mauro Introzzi 2 gen 2018 ore 15:32

Il 3 gennaio 2018 entra in vigore la cosiddetta MIFID 2, la normativa europea che disciplina i servizi di investimento. Nell’obiettivo del legislatore tale sistema di norme dovrebbe offrire una maggior protezione ad investitori e risparmiatori. Con questa guida vediamo perché.

 

MIFID 2, COS’È

La MIFID 2 è una direttiva europea sui servizi finanziari, del 15 maggio 2014, che sarebbe dovuta entrare in vigore il 3 gennaio 2017 ma che diventa operativa dal 3 gennaio 2018. La normativa rappresenta l’evoluzione della precedente disciplina, la MIFID, del 2007. Ne amplifica il campo d’azione e la magnitudo. MIFID è acronimo di Markets in Financial Instruments Directive.

mifid2Lo scopo della MIFID 2 è quello di aumentare la tutela per chi investe, grazie a un maggior numero di informazioni e a nuove imposizioni per le imprese e gli intermediari finanziari (come gli istituti bancari, le Società di Gestione del Risparmio e le Società di Intermediazione Mobiliare). Con la MIFID 2 viene promossa una maggiore trasparenza e una miglior efficienza sui mercati finanziari.

 

MIFID 2, UNA MIGLIOR SPECIFICA DEI COSTI

Uno degli aspetti più interessanti per i risparmiatori introdotti dalla MIFID 2 è quello relativo a una maggior chiarezza sul versante dei costi del prodotti finanziari in cui si investe. Tutte le spese (non solo quelle di ingresso ma anche quelle di performance – ossia legate all’andamento del prodotto –, quelle di gestione – cioè quelle annuali – e quelle di uscita, se presenti) dovranno essere ben specificate in precedenza (con una stima) e rendicontate almeno una volta all’anno, con i relativi impatti sui rendimenti.

 

MIFID 2, L’ADEGUATEZZA DEL RISCHIO

Ogni investitore dovrà essere sottoposto a una valutazione di adeguatezza dei rischi. Tale valutazione verificherà le sue conoscenze ed esperienze in materia di investimenti, anche riguardo al tipo di specifico di prodotto o servizio, la sua situazione finanziaria (compresa la sua capacità di sostenere eventuali perdite) e i suoi obiettivi di investimento.

La direttiva impone di tenere sotto controllo l’adeguatezza degli investimenti rispetto al grado di tolleranza la rischio degli investitori.

 

MIFID 2, LA DEFINIZIONE DELLA CONSULENZA

La MIFID 2 introduce importanti novità anche sul tema della consulenza. Le società di investimento dovranno infatti specificare agli investitori se la consulenza è prestata su base indipendente o meno. Nel primo caso il consulente, non legato a un produttore, sarà remunerato solo con una commissione legata alla consulenza mentre nel secondo caso il consulente sarà pagato con le retrocessioni. Il consulente, comunque, dovrà sempre essere formato e dovrà sempre specificare la gamma dei prodotti sui quali presta consulenza.

Andrà poi specificato che la consulenza è basata su un’analisi del mercato ampia o più ristretta delle varie tipologie di strumenti finanziari. Con cadenza periodica, infine, l’istituzione fornirà ai propri clienti una valutazione dell’adeguatezza degli strumenti finanziari consigliati.

 

MIFID 2, LA DOCUMENTAZIONE KID PER I PRIIP

La MIFID 2 impone alle imprese finanziarie di produrre una documentazione, confrontabile tra prodotti differenti, che permetta di comprendere il prodotto grazie alla specifica di informazioni chiave. Tra le grandezze riportate nella documentazione ci saranno i livelli di rischio, i rendimenti in base a diversi scenari, i costi e le loro incidenze sul rendimento. Il documento che raccoglie queste caratteristiche è il KID (Key information document) e i prodotti oggetto di questa analisi sono i PRIIP, acronimo per packaged retail investment and insurance-based investments products, ossia prodotti di investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati.

Sono PRIIP:

Non sono invece PRIIP le azioni, i bond, i depositi, le polizze assicurative senza componente di investimento e i prodotti di pensione complementare.

Una caratteristiche dei prodotti PRIIP è che il loro valore è soggetto a fluttuazioni a causa dell’esposizione a variabili di riferimento o al rendimento di una o più attività sottostanti.

Il KID è a tutti gli effetti un documento precontrattuale, dovrà avere una forma breve, un linguaggio non troppo tecnico. Il lettore, che dovrà avere a disposizione il prospetto in tempo utile e precedente alla vendita del prodotto,  dovrà essere in grado di comprendere in modo autonomo gli elementi principali dello strumento finanziario.

 

MIFID 2, MAGGIORI POTERI ALLE AUTORITÀ

La nuova normativa introduce anche la possibilità, per l’autorità di controllo europea (ESMA) o per i controllori nazionali (in Italia Consob e Banca d’Italia) la possibilità di sospendere la vendita di alcuni strumenti finanziari se ritenuto minacciosi per le protezioni dei risparmiatori.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.